L'affluenza cinese sulla mia pelle

Sto cercando di tornare a casa tra fine settembre e inizi ottobre.
Mia sorella si laurea e la data esatta della sessione e' stata ufficialmente confermata solo qualche giorno fa.

Intanto in Cina dal 22 al 24 settembre ricorrono le vacanze del 'festival di meta' autunno', mentre il primo d'ottobre comincia la solenne Golden Week, i sette giorni di vacanze in memoria della fondazione della Repubblica Popolare Cinese (1949).
Sostanzialmente, la "settimana d'oro" d'ottobre e' l'equivalente cinese del nostro Ferragosto. E sono in tanti - cinesi e stranieri residenti in Cina - ad unire le due feste per ricavarsi un periodo di vacanza piu' lungo (tre settimane circa, un lusso per gli standard cinesi).

Risultato: trovare un biglietto aereo per l'Europa in quell'arco di tempo e' mission impossible. Pur avendo una flessibilita' di 10 giorni per la partenza (da meta' a fine settembre) e guardando a qualsiasi compagnia e rotta possibile e immaginabile, non riesco a trovare quasi nulla.
Salvo pagare almeno il doppio di un prezzo convenzionale.

E' vero, sono un paio d'anni che non compero piu' biglietti a/r dalla Cina. L'ultima volta, nel 2007, avevo speso circa 7,000 RMB (circa 800 EUR). Ora, su Venezia - la mia destinazione usuale - e' rimasta solo business class (30,000 RMB!).
Ho cominciato allora a prendere in considerazione altre mete (ero arrivata addirittura a pensare di prendere la Transiberiana fino a Mosca, e poi un volo cheap da li a casa).
Prendiamo Milano, servita molto di piu' e molto meglio che Venezia.
Un po' di sollievo: di biglietti che non siano business o prima classe, ce ne sono ancora. Sempre meno col passare delle ore, ma ce ne sono. E non solo con compagnie da Paperino ma anche su voli Cathay, Lufthansa.
In ogni caso, non si scende sotto gli 11,000 RMB (1,250 EUR).

Del resto, la tenuta dell'economia cinese durante e dopo la crisi finanziara internazionale e l'indebolimento dell'euro negli ultimi mesi rendono l'Europa una meta particolarmente appetibile per i turisti cinesi, sempre piu' abbienti e sempre piu' numerosi.
Nel 2009, secondo stime della China Tourism Academy, 47,6 milioni di cinesi hanno viaggiato al di fuori della Cina, quando lo stesso fenomeno non ammontava a piu' di 10 milioni nel 2000.
E pensare che, ad oggi, il turismo cinese diretto al di fuori della Cina rappresenta solo il 4 percento dell'intero turismo nazionale! Non stupisce allora che l'Organizzazione Mondiale del Turismo anticipi che, entro il 2020, la Cina sara' al quarto posto mondiale quanto a numero di viaggi all'estero annuali (che, per allora, si prevede arriveranno ad essere 100 milioni).

Mai come ora ho vissuto in prima persona l'impatto dell'affluenza cinese.
Riusciro' a tornare a casa?