Il figlio unico fa bene all'ambiente
Expo, Shanghai - In uno degli ultimi giorni di questa Expo di numeri da record, ho partecipato ad una conferenza sull'edilizia eco-sostenibile, organizzata congiuntamente dal Programma delle Nazioni Unite sulla Protezione Ambientale (UNEP) e dall'Iniziativa sul Clima e gli Edifici Sostenibili (SBCI). L'evento e' stato gentilmente ospitato da uno dei Padiglioni corporate, quello della piu' grande e rinomata azienda cinese di condizionatori d'aria che ora sta studiando soluzioni innovative quasi su tutta la gamma di prodotti che rendono un edificio, appunto, sostenibile sul piano energetico. Quindi il Padiglione stesso si presenta come un 'edificio modello', dal vetro delle finestre alle toilette, passando per la mensa dove si cucinano solo prodotti organici (coltivati peraltro nell'orto dei mastodontici quartieri generali della ditta).
Durante una pausa caffe', sono andata a sbirciare un po' attorno e mi sono imbattuta in un simpatico vademecum in cinese ed inglese, intitolato "Life attitude of an earth citizen", inteso come un'agenda, sia individuale che familiare, per "monitorare" il proprio comportamento 'eco-responsabile' nella vita di tutti i giorni. Viene in attento aiuto al consumatore fornendo una serie di cifre che esemplificano l'impatto ambientale delle nostre scelte quotidiane (ad esempio, usare la doccia anziche' la vasca equivale a piantare 13 alberi) e fornendo 22 'regole-guida'.
La piu' 'creativa', originale e saggia che abbia trovato, recita: "Use observation, study, reflection, writing, household work, art and time with family and friends to lead a meaningul life; do not rely on consumption and travel to fill empty spaces in life." - meditate, gente, meditate...
Ma il 'trofeo sorpresa' se lo aggiudica indubbiamente la terzultima raccomandazione. "Most importantly, only have one child. "
Da le sue ragioni: "This will allow our population to return to a level that the earth can bear" e, ancora, "Not having a second child is the equivalent of planting 270 trees".
Vorrei saperne di piu' su come siano risaliti a queste cifre e mi chiedo se una questione simile possa essere ridotta sic et simpliciter in questi termini. Pero', proprio nell'anno in cui ricorre il trentesimo anniversario del lancio della politica del figlio unico, e' decisamente un argomento insolito tra quelli in cui mi sono imbattuta a difesa dell'ambiente.
Durante una pausa caffe', sono andata a sbirciare un po' attorno e mi sono imbattuta in un simpatico vademecum in cinese ed inglese, intitolato "Life attitude of an earth citizen", inteso come un'agenda, sia individuale che familiare, per "monitorare" il proprio comportamento 'eco-responsabile' nella vita di tutti i giorni. Viene in attento aiuto al consumatore fornendo una serie di cifre che esemplificano l'impatto ambientale delle nostre scelte quotidiane (ad esempio, usare la doccia anziche' la vasca equivale a piantare 13 alberi) e fornendo 22 'regole-guida'.
La piu' 'creativa', originale e saggia che abbia trovato, recita: "Use observation, study, reflection, writing, household work, art and time with family and friends to lead a meaningul life; do not rely on consumption and travel to fill empty spaces in life." - meditate, gente, meditate...
Ma il 'trofeo sorpresa' se lo aggiudica indubbiamente la terzultima raccomandazione. "Most importantly, only have one child. "
Da le sue ragioni: "This will allow our population to return to a level that the earth can bear" e, ancora, "Not having a second child is the equivalent of planting 270 trees".
Vorrei saperne di piu' su come siano risaliti a queste cifre e mi chiedo se una questione simile possa essere ridotta sic et simpliciter in questi termini. Pero', proprio nell'anno in cui ricorre il trentesimo anniversario del lancio della politica del figlio unico, e' decisamente un argomento insolito tra quelli in cui mi sono imbattuta a difesa dell'ambiente.