Tic, tac, tic, tac


Shanghai -- Penultimo giorno di lavoro, che poi domani notte si parte, (Aeroflot permettendo of course). Sono qui seduta ad aspettare l’arrivo di un report importante, che dovrebbe comparire sulla mia inbox anytime now. Mi sembra di essere in una sala d’attesa d’ospedale ad aspettare un referto medico o su uno di quei corridoi delle vecchie universita’ dove aspettavo l’esito di un esame.
Tic, tac, tic, tac.
Incredibile come fino all’ultimo secondo in ufficio ci siano cose importanti da sbrigare e da concludere. Basta che vada storta una virgola, e, questa volta come poche altre, si prospetta tutta una serie di complicazioni: capi e collaboratori partiti per ogni angolo del mondo, la contabilita’ da chiudere entro il 31/12, le nuove tasse dal 1 di gennaio. Tutto deve andare liscio fino a domani sera e, una volta out of here, please, no snow e nessuno smarrimento di bagagli.

Nel frattempo e’ cominciato lo scambio di e-cards d’auguri e, in risposta, dai cinesi, arrivano i primi auguri per l’Anno del Drago (che comincera’ ufficialmente a fine gennaio 2012).
Quite looking fwd to that, I gotta say.
Del Drago in senso anche letterale, con l’Occidente che sta navigando in acque poco rassicuranti. Ero a pranzo, oggi, con un nuovo amico cinese. Alla fine: auguri di Natale e di buon viaggio, rimaniamo che mi rifaccio viva io quando tornero’ da questa parte del globo e, incidentalmente, lui commenta: “You’d better stick around here”.
Non ti preoccupare, non credo proprio ci sia il rischio che rimanga in Europa, tantomeno di questi tempi.
Una, nuova, sensazione di conforto, di sicurezza, sembra farsi strada a stare ad Oriente,  mentre l’Europa, l’Occidente, suscitano un certo disagio, indubbiamente un ventaglio di incertezze.

Saranno mesi molto interessanti da tenere d’occhio, i prossimi, tanto ad Ovest quanto ad Est.
Curiosamente come sempre,
z.