Missione: donazione del sangue

Shanghai -- Domani vado finalmente a donare il sangue. E' da molto tempo che lo voglio fare (ero solita farlo in Italia, in Asia non l'ho mai fatto) ma e' sempre risultata una cosa complicata da organizzare e ricoperta da tante diverse voci . Oltre alle preoccupazioni di natura igienico-sanitaria (a meta' degli Anni '90, alcune Regioni cinesi vennero dilaniate dall'AIDS-HIV in seguito a trasfusioni avvenute senza adeguate misure di raccolta e controllo del sangue che era stato venduto da individui indigenti), si rincorrono infatti anche voci sulle presunte "vendite", da parte degli ospediali, del sangue volontariamente donato o sull'utilizzo di questo sangue per la produzione di certi farmaci.

Peraltro, negli ultimi mesi si sono spesso ripetuti accorati inviti da parte delle autorita' cinesi a donare, perche' dal 2010 le strutture ospedialiere cinesi soffrono di una delle piu' gravi carenze di sangue degli ultimi anni, a fronte di un progressivo aumento della richiesta di sangue (v. ad esempio quest'articolo).

Tradizionalmente, i cinesi sono molto restii e sospettosi all'idea di donare il sangue, pratica che, intesa come donazione volontaria, non e' infatti popolare ed e' per lo piu' compiuta da studenti e lavoratori migranti e solo per il 40 percento da residenti locali, secondo stime del Ministero della Salute cinese.
Stando a quanto riferito nell'articolo suddetto, in Cina infatti solo 84 persone ogni 10,000 donerebbero il sangue, contro 454 su 10,000 nei paesi ad alto reddito e 101 su 10,000 in quelli a medio reddito.

Alla fine ho saputo che un amico (straniero) aveva gia' esperienza in materia ed ha quindi saputo indicarmi come funziona il processo qui e a chi rivolgermi (grazie A.!).
Fondamentalmente gli stranieri lo possono fare presso una sola struttura ospedaliera, parte della rete dell'Organizzazione Mondiale della Sanita'.

Appuntamento dunque per domani pomeriggio! E speriamo bene ;-)